Mark, non esageriamo. Totu, sovranista, sì, vero, ma stalinista, oppure nel gergo politico attuale rosso-bruno. Verrà il sovranismo? Mi accontenterei di recuperare la sovranità popolare, che qualcuno ha ritenuto di cedere alla BCE e alla lUE. Detto ciò mi taccio sul punto. Mi spiace per l'11 agosto, ma sono ancora a Roma.
Ma adesso parliamo del Lecce: quanto è vera 'sta storia di Corvino? Le minestre riscaldate spesso risultano indigeste. Meluso ha sbagliato alcune mosse (Benzar su tutte, ma anche Blablacar non è stata da meno), vero. Ma se non ci fosse stato il Covid e il Lecce si fosse salvato - perché si sarebbe salvato se la stagione fosse proseguita regolarmente, con un calendario umano e non da dopati farmacologici (bergamaschi) o economici (dalle rose plurime plutocratiche stile JuventusMilanInter)-, staremmo ancora coprire di elogi Liverani, a riconoscere i meriti di Meluso e, personalmente, a chiedere scusa a Scaldabagni vari ed eventuali. Totu invocava una presa d'atto che ho interpretato (e quindi ampiamente condiviso e applaudito) non come un redde rationem, non come un processo esitato in condanne o assoluzioni, ma come un invito ad un nuovo inizio. Il modo più semplice per far partire un ciclo è certamente quello di tirare una linea sul recente passato e costruire da zero, con nuovi interpreti nei ruoli chiave. A saperli trovare. E, trovati, a saperli convincere. Sarà che sono invecchiato e che ormai sono più orientato a vedere la fine che a concentrarmi sugli inizi (ormai lontani), ma ho qualche difficoltà a proiettarmi su un nuovo inizio così traumatico. Mi direte, resta Sticchi Damiani a dare continuità . Vero anche questo, ma Liverani aveva sviluppato un'idea di gioco diversa da quelle viste in passato, diversa persino da quella di Zeman o del miglior Ventura, e quell'idea non può e non deve essere buttata via con tutto il pannolino sporco. Se resta Liverani, deve restare anche Meluso: dovranno rinnovare il parco giocatori e farlo con competenza, dovranno insistere nel portare avanti quell'idea di gioco. È stata quell'idea a portarci dalla C alla A. È stata quell'idea a farci cullare nell'illusione di potercela giocare fino all'ultima partita con altre squadre le cui rose vantavano - Spal compresa - nomi molto più altisonanti dei nostri. Dobbiamo archiviare questa stagione, e quelle vincenti che l'hanno preceduta. Ma archiviare non deve significare buttare. Deve significare ripartire con nuovo entusiasmo, ma nella continuità di una idea che si è rivelata vincente e che deve poter essere inculcata ai pulcini, alle giovanili, alla Primavera. Nani sulle spalle dei giganti: questo deve essere il nuovo inizio. Non tabula rasa, ma sapiente costruzione facendo tesoro (oddio, ho detto una brutta parola...) del meglio dell'esperienza passata e recente. Liverani deve essere il motore di questa Fase 2, che non porterà necessariamente a riprendersi la serie A subito, ma a porre le premesse per un ciclo ancor più duraturo. Non dico di guardare al modello Ferguson o al sistema Barca, che non sono replicabile per l'evidente distanza abissale in termini di solidità economica, ma penso alla storia del Nottingham Forrest, sì, penso a quella e credo che se è stata possibile lì, 40 anni fa, in un Paese in crisi economica, non vedo per quale motivo non sia riproducibile in scala dalle nostre parti. Basta crederci e muoversi di conseguenza. Immagina, puoi!
FORZA LECCE!!!
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