Interessante intervista a Liverani apparsa ieri sul Corriere del Mezzogiorno. Per chi se la fosse persa:
Passato, presente e futuro. Con i pensieri che vanno inevitabilmente all’eventuale ripresa del campionato di serie A, sperando che il peggio sia ormai alle spalle. Per il tecnico del Lecce Fabio Liverani, anche il mondo del calcio deve ripartire dopo l’incubo Covid-19, a patto che non venga stravolto dalle regole. Come ha vissuto emotivamente questa quarantena? «Non bene, poiché sono da sempre abituato a non vivere troppo la casa, ad essere sempre in movimento. Il lockdown è stato pesante, ma indispensabile». Come ha trovato i calciatori alla ripresa degli allenamenti? «Nel complesso abbastanza bene, sono stati dei veri professionisti: sanno cosa ci andremo a giocare sul campo. Nelle prossime settimane lavoreremo per ottenere un’omogeneità psicofisica». Dal 18 via al mini-ritiro. Che programma di lavoro ha stilato in vista? «Di certo un lavoro di ricondizionamento, ma non sarà come nel pre-campionato, poiché i tempi sono ristretti. Giocando ogni tre giorni non ci sarà più il tempo di allenarsi: per noi allenatori incidere sarà più difficile. Vivremo qualcosa di anormale, ma lo vivremo tutti. Una squadra come il Lecce, che non ha una rosa ampia, avrà bisogno anche un pizzico di fortuna». Ultras ed alcune società sono contrarie alla ripresa della serie A, qual è la sua posizione? «Rispetto le opinioni altrui, ma ritengo che il mondo del calcio debba ripartire. Se sono ammessi contatti, marcature e scontri, è giusto anche esultare ed abbracciarsi dopo un gol. Perché negare le emozioni, se tutto il resto è consentito?». Ad eccezione di Dell’Orco (operato) avrà finalmente tutti a disposizione. «Per noi è stato fondamentale il mercato di gennaio. Le ultime 4 partite del girone d’andata le abbiamo giocate con massimo 13 calciatori, troppo pochi: a loro va il mio ringraziamento. L’auspicio è di poter giocare le restanti partite con la rosa al completo». Il protocollo prevede la quarantena delle squadre in caso di positività . Crede sia attuabile anche alla ripresa del campionato? «No, in caso di ripresa va modificato». Chi teme di più tra le rivali nella lotta salvezza? «Temo solo il Lecce, perché credo dipenda da noi. Abbiamo qualità e, se siamo al completo e stiamo tutti bene sia fisicamente che mentalmente, potremmo centrare l’obiettivo». È d’accordo con l’ipotesi dei cinque cambi a partita? «No, sono contrario: se si riparte, bisognerà mantenere le stesse regole». Il suo nome è stato accostato ad altri club, partirebbe in caso di offerte? «Con la società ho un rapporto limpido e schietto. In caso di offerte le valuteremo insieme con serenità . Ho un contratto fino a giugno 2022, ma potrei prolungarlo». |