Sono convinto del fatto che, se avessimo pareggiato 0-0 (come sarebbe successo se Ngongo belga non avesse aggiustato la palla con il braccio prima di involarsi per segnare o se fosse stato abbattuto da una sportellata diretta sull'uomo, tanto Massa espelle giusto se ammazzi l'avversario, almeno a giudicare dai suoi cartellini centellinati a tutela del gioco maschio praticato dai veronesi), tutti sti commenti negativi non si sarebbero letti. Perché? Perché saremmo rimasti con 4 punti sulla quartultima e con 5 punti sulla terzultima a 4 giornate dalla fine. Quindi la logica dell'attendismo in questa partita sarebbe stata giusta: la partita l'avrebbe dovuta fare il Verona con noi ad agire di rimessa; il fatto è che il Verona da squadra di cessi qual è non è la Lazio, quindi l'unico gioco che sa fare è la palla alta per la pertica davanti, la cui funzione non è segnare, per quanto è cesso, ma di fungere da pistone da flipper per gli inserimenti. Quindi con un avversario così anche quando riparti non hai spazi sufficienti per distendersi. E con lo Spezia sarà uguale. Se affronti queste squadre andando all'arrembaggio, te ne fanno due: é già successo, all'andata. Abbiamo giocato male? Sì. Perché? Perché siamo cessi? No, altrimenti non stavamo a giocarcela da una posizione di forza rispetto a chi ci sta dietro a 4 giornate dal termine. Perché l'allenatore è privo di idee? Vale per la pessima gestione del periodo marzo-aprile, quando una differente impostazione ci avrebbe aiutato a superare la fase di calo atletico, ma non vale per la partita di ieri, che solo Zeman o Liverani avrebbe affrontato da sfrontato. E quindi che si fa? Si sta come si sta e ci si concentra sulla prossima partita: quella del sorpasso grazie a Juric? Può darsi, ma lo Spezia, mal che vada per noi, resterebbe sempre dietro. Il punto è che se carichiamo un ragazzo di 20 anni come Gallo o Banda, faccio due nomi a caso per non fare quello di Colombo la cui indolenza invece può giustificare l'irritazione di qualcuno, non di aspettative messianiche, ma di tensione come se ogni partita debba essere la sceriffata risolutiva non ne usciamo, anzi usciamo con le ossa rotte. Noi non siamo quelli dell'ultima spiaggia: quelli sono la Cremonese o lo Spezia o, ancora, il Verona. Noi siamo in una posizione ideale per affrontare avversari all'ultima spiaggia. E vale per quelli che vedremo tra due turni e, in proporzione, per quelli che vedremo il prossimo turno. E con simili avversari i nostri sono troppo in erba per andare all'arrembaggio. E comunque riguardatevi il film dello scorso campionato, quando certezze granitiche sui risultati che sarebbero maturati sugli altri campi venivano smentite ogni domenica dalla realtà . Che cosa ci serve allora? Serve un'intervista. Come quella che rilasciò il sefardita dopo il rovescio di Vicenza: una frustata sulle palle, per tutti, non solo per i giocatori o l'allenatore o i soci, ma anche per noi.
FORZA LECCE!!! |