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Questa squadra, che in molti ritengono composta da giocatori di modesto spessore, parametrandoli alle 4 mendule con cui sono stati acquistati, perchè ormai è solo la moneta che conta, come credono a Salerno dove hanno collezionato una rosa di cessi, della Pozzi Ginori (quindi cari), ma sempre cessi, vanta in rosa due tra i migliori difensori in Europa (e, nelle partite in cui hanno giocato, lo hanno ampiamente dimostrato), due laterali di venti anni o poco più con ampissimi margini di miglioramento e che di partita in partita dimostrano ai loro critici, gli stessi che spacciano un Marzocchi qualsiasi per quel grande terzino che non è (essendo invece un cesso al pari del cd. Pistolero, che in Europa ha mostrato di essere l'ultimo bluff riuscito a Giochi Preziosi), quali siano le loro potenzialità e qualità , il miglior difensore del campionato di serie B italiano, due centrali di esperienza (anche se, purtroppo, fisicamente gracili) nei nostri campionati di A e B, i vice capocannonieri dei campionati di serie B Italiana e di serie A Svizzera, il centravanti titolare dell'Under 21 italiana, un giovane mediano nel giro della sua nazionale impostosi come il miglior incontrista degli ultimi campionati di serie B italiani, in un centrocampo che dispone, a dispetto di quanto si pensi, per buona sorte o per le capacità tecniche di chi, da osservatore e intenditore navigato ci ha visto ancora una volta giusto, di valide alternative tra incontristi (Blin, Askildsen), incursori (Gonzalez, Helgasson), trequartisti/mezz'ali (Oudin, Bistrovic) dotati di buon tiro (quindi, ovviamente, sottoutilizzati dal Mister decantato). A questi giocatori si aggiungono altri con riconosciuta, positiva esperienza nel campionato di serie A, in difesa (Pezzella) e in attacco (Di Francesco), oltre a giovani interessanti, che si sono già fatti apprezzare, in tutti i settori del campo, nei rispettivi ruoli (Banda su tutti, ma non solo). Questa squadra ha le possibilità di affrontare chiunque a testa alta se messa bene in campo e se aiutata da chi sta fuori dal campo, con le mosse giuste e con i cambi giusti per tempestività e scelta tecnica, ad affrontare gli snodi cruciali e gli inevitabili momenti transitori di disunità che in ogni partita tutte le squadre sperimentano. Questa nostra squadra poteva dunque vincere a Bologna, poteva vincere anche con la Juventus (del resto, se non vinci con la Rubentus quando è in crisi, di risultati e di immagine, al punto che persino gli arbitri non le danno una mano, quando, di grazia, ce la potresti fare?) ed è stata sul punto di vincere a Udine. Se tutto ciò non è avvenuto, se abbiamo raccolto 1 punto dei 4 che avremmo potuto tranquillamente raccogliere, lo si deve solo alla poca duttilità di un allenatore timoroso e, evidentemente, povero di idee. Il pareggio ottenuto ieri sera è la dimostrazione del fatto che le altre partite si sarebbero potute affrontare con schieramenti iniziali più razionali, che avrebbero determinato un approccio mentale meno cedevole. Ed è anche la dimostrazione del fatto che questo Mister non sa leggere le partite: non per il fatto che il povero Dermaku è stato uccellato da Beto, ma per il fatto che nel momento di calo della nostra squadra, coinciso con l'uscita dal campo di Umtiti, la mancata assistenza, da parte dei componenti del trio d'attacco, non per loro inconsistenza tecnica ma per appannamento fisico, ai movimenti di accorciamento, avrebbe dovuto suggerire non di aspettare il solito 69mo minuto per richiamare in panca Strefezza o l'80mo per richiamare Banda, ma di anticipare i cambi (magari invertendo l'ordine, se la tenuta atletica dei giocatori lo consentiva) al 60mo. Errore che ci è già costato parecchi punti in altre partite. Errore dell'allenatore, di questo allenatore, commesso in B e in A, con preoccupante frequenza. (Fine) FORZA LECCE!!! |