Triste, non testardo. Ha già dato dimostrazione di saper cambiare moduli in corsa in serie B. In serie A si è ossificato: è spaventato, da che non si sa, ma è troppo, troppo prudente. A Roma ad esempio potrebbe provare il 3-4-3, con Umtiti, Pongracic e Baschirotto, dietro, Gendrey (su Spinazzola) e Pezzella (su Zelewski) laterali avanzati, Blin e Hjulmand centromediani, e i 3 davanti. La Roma, che presenterà il cosiddetto trio delle meraviglie davanti, sarà ingatti costretta a impiegare Lorenzo Pellegrini in posizione di centrocampista arretrato, depotenziandolo, con uno tra Cristante (un cesso strapompato, nel laboratorio per cavalli di Bergamo) e Matic (forte, ma vecchio e lento), a dargli manforte. I tre della Roma dietro sono invece lenti: rudi, ma lenti. Quindi, se si lavora sodo, come dei soldatini, anziché fare i rappresentanti di pentole in giro per il Salento, non è detto che si sia spacciati.
FORZA LECCE!!! |