E va bene, Chino. Convengo con te, ET et al. Che per quanto autorevole possa essere Mourihno, non è il verbo incarnato (in tal senso mi pare si esprima con la sua consueta ironia Linus), così come non lo sono le opinioni di tifosi e società proprietaria del cartellino. Ma il punto è proprio questo. Mi sono iscritto fin da subito nel gruppo che sostiene la validità , in questo campionato di mummie per di più costose, dell'approccio "scommettiamo che?" fin qui adottato, con un sapiente mix di giovani promettenti e reduci di infortuni o di concentrati di sfighe megagalattiche da recuperare. Ma Diawara sarebbe l'ennesimo della lista di marginalizzati altrove che ci assumeremmo il rischio di far riemergere. E questo contribuisce a rendere la scommessa ancora più simile all'azzardo: intendiamoci, se si sbanca, si sbanca di brutto (il che rende la scommessa ancora più accattivante, come sanno i praticanti dell'azzardo), ma se si imbarca acqua si rischia di fare la fine del Bournemouth ieri sera. Sono consapevole delle capacità taumaturgiche di Corvino: ma con l'eventuale arrivo di Diawara il numero di giocatori "da far resuscitare" dopo anni di declino sta diventando consistente e Corvino, pur con i superpoteri che gli vanno riconosciuti, non è Santu Lazzaru. Inoltre, non va sottovalutato il fenomeno della cd. Sindrome della mano calda: l'idea di aver vinto già alcune grosse scommesse porta il giocatore a credere che anche la successiva possa andare a buon fine, come in una serie di tiri da 3 punti che in successione vanno a canestro. Poi però arriva la stecca. E allora io dico, scommessa per scommessa, ma in quel ruolo non è meglio acquisire, a parità di prestito, le prestazioni di un giovane promettente in esubero? Tanto Allegri è un pirla e qualcuno lo cede, si tratta solo di avere pazienza e non lasciarsi incantare dalle promesse romane, che spesso sono solo sole.
FORZA LECCE!!! |